Pubblicati da raffaella

重力 Juryoku – Gravità

La mostra, come suggerisce il titolo, è l’esito di un confronto di tre personalità sull’originale tema della gravità, il quale rimanda immediatamente alla nozione fisica che ci spiega questo concetto come quella peculiare forza di attrazione che attira i corpi verso il centro della Terra e, al contempo, è anche l’invisibile interazione che si manifesta tra due masse qualsiasi.

調和振動する共⽣生空間 SIMBIOSI ARMONICHE

La Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili è lieta di riproporre nel proprio spazio a Milano la giovane artista giapponese Asako Hishiki con la nuova mostra personale intitolata Simbiosi Armoniche. Dopo il felice esordio di Natura Tenue nel 2012, Hishiki si misura con altre tematiche presentando un progetto inedito e itinerante, promosso e sostenuto da NOMURA JOSEI PRIZE, bando che, indetto in Giappone lo scorso anno, l’artista ha vinto.

壺 Tsubo – Vasi

Dopo le collettive su temi della cultura giapponese (Iki e Kage) in cui sono state messe a confronto una selezione di opere di artisti giapponesi e italiani è intenzione della Galleria approfondire tale rapporto presentando ora e in future occasioni un’interazione più serrata tra le due culture. Il Vaso (Tsubo, 壺) come tema trasversale è stato scelto, quindi, per dare modo alle rispettive ricerche artistiche di scandagliare la rappresentazione di un oggetto di uso quotidiano con un’alta densità simbolica e una tradizione millenaria alle spalle.

影 Kage – Ombra

La mostra guarda all’ombra quale mezzo per rendere possibile il recupero e l’esercizio amplificato di tutti i sensi, senza riferirsi esclusivamente alla vista e rivaluta l’ombra stessa che non è più sinonimo di buio, di oscurità ma anche di colore, apparizione e visione svelata.

松 MATSU – PINI DI GIAPPONE

L’artista giapponese Asako Hishiki presenta per la prima volta a Milano il lavoro “Sussurri” ideato in occasione dell’omonima mostra bolognese dello scorso anno.
L’accostamento inedito tra una coppia di byōbu con il tema del pino, 松, dell’inizio del XIX sec., firmata Nakata Shinbei e le xilografie di Hishiki è volto a creare un ponte ideale tra epoche differenti

無常 mujō – impermanenza

La consapevolezza di Mujō  anima i lavori di Tetsuro Shimizu; il nucleo di opere presentate è stato studiato appositamente per l’occasione di questa mostra e concepito tenendo conto degli spazi in maniera specifica ma non vincolante. Il rapporto tra l’opera e lo spazio circostante, sia esso la parete che la accoglie o il vuoto che la circonda, risponde a delle attitudini squisitamente orientali.

瞬時 とき を刻む INCIDERE IL TEMPO

La Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili è lieta di ospitare per la prima volta in Italia la mostra personale dell’artista e maestro calligrafo YAMAMOTO HIROSHI. Dopo aver affrontato in precedenza la calligrafia più tradizionale, questa mostra mette in luce aspetti inediti e meno noti dello shodō sviluppatisi negli ultimi 100 anni e ascrivibili all’ambito ristretto dello Zeneisho, la calligrafia d’avanguardia.

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La petite mort

Contrariamente ai suoi soliti progetti, sempre legati alla cultura orientale – e giapponese nello specifico – la galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili presenta in questa serata il libro fotografico intitolato La Petite Mort di Dana De Luca. Introdotto da Giorgio Bonomi, questo volume documenta l’omonima serie di lavori su cui la giovane fotografa lavora a partire dal 2007 e che sono stati riordinati in occasione di una selezione del suo port-folio da Le Journal de Photographie.

Ri-costruzioni

Ri-costruzione. Tele, paraventi, disegni, sculture e manufatti: tutti gli oggetti esposti testimoniano la diversificazione della produzione artistica di Hirano. La selezione di opere presentata in questa mostra comprende, infatti, tele, paraventi (prodotti per l’occasione e in linea con la tradizione della Galleria), disegni, sculture, oggetti ritrovati e manufatti, pezzi apparentemente slegati tra loro, ma fortemente coesi nella ricerca strenua di un’identità primigenia oramai dispersa.

いき I K I

“Che struttura ha l’Iki? Con che metodo si può chiarirlo e cogliere la sua essenza? E’ forse una parola universale rintracciabile in tutte le lingue? O esiste solo in Giappone e il suo significato ha una specifica natura etnica?”.*
Così Kuki Shūzō inizia il suo studio sul fenomeno Iki a cui si ispira la collettiva proposta dalla Galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili, che è studiata in due tappe: la prima negli spazi milanesi per poi approdare nella Sala Comunale di Fortunago.

自然 Shizen

La galleria Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili è lieta di ospitare la mostra personale dell’artista e maestro calligrafo Hiroyuki Nakajima. Apprezzato e stimato protagonista dell’arte contemporanea giapponese, il suo linguaggio si fonda su un lavoro dedicato alla scrittura tradizionale.

ガラス Vitrum

Paraventi Giapponesi – Galleria Nobili presenta la mostra personale di Ōki Izumi, ospitando negli spazi della sua sede nel quartiere di Brera un nucleo recente di opere, alcune delle quali realizzate per l’occasione. La ricerca di Ōki Izumi ci offre un esempio tangibile della sintesi che nell’arte si può avere dall’incontro e dalla relazione tra l’esperienza e la sensibilità dell’Oriente e dell’Occidente.

方 Kata – Forme

La tensione tra pieni e vuoti. L’arte come ulteriore spazio per la meditazione. E ancora: l’indagine su una tecnica che lavora seguendo matrici simili ma mai identiche. Dal 12 aprile la galleria Japanese Screens accoglie “KATA – FORME”, nuova personale di Mauro Bellucci.

Occidentale “per sbaglio”, Bellucci è da tempo interprete di un originale percorso meta-culturale.

やわらかな ことわりNatura Tenue

Il lavoro di Asako Hishiki evidenzia, fin dal primo sguardo, una sensibilità intensa e delicata, dolce e sentimentale: la sua maniera pittorica unisce la pittura tradizionale giapponese alla tecnica della stampa per arrivare a produrre immagini apparentemente fragili, che paiono incompiute e in dissolvimento.

睡蓮 Ninfee

Paraventi Giapponesi- Galleria Nobili, ha il piacere di inaugurare la mostra personale di Mitsuo Miyahara ospitando negli spazi della sua sede nel cuore di Brera un ricco nucleo di opere recenti. Gli oli, parte dei quali realizzati per quest’occasione, traggono la loro ispirazione da una lunga e meditata analisi dell’opera di Monet , in particolare sul vivace rapporto tra luce e colore.